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Il camice da lavoro affonda le sue origini nel XVII secolo ed aveva esclusivamente la funzione di proteggere gli indumenti degli operai da ambienti lavorativi particolarmente sporchi.
Successivamente, dopo la rivoluzione industriale, il camice ha acquisito la dignità di "divisa", identificando, a seconda del suo colore, il settore merceologico in cui il lavoratore svolgeva la sua attività.
Agli inizi del 1900, il camice bianco faceva il suo ingresso in laboratorio, diventando l'uniforme piú o meno aggraziata, di ricercatori, soprattutto chimici e fisici, ma anche di professioni sanitarie quali quelle del medico e del farmacista.
Ed è proprio negli ospedali, negli studi medici, nelle farmacie che il camice bianco riveste una funzione altamente identificativa contribuendo a completare quell'immagine di autorevolezza che l'operatore sanitario emana e che il paziente ricerca rassicurandosi.
Se dunque il camice bianco conferisce credibilità a chi lo indossa, non si può dire altrettanto sulla dignità estetica che gli imprime.
Da cento anni, i camici bianchi non hanno pressoché mai mutato il loro stile. Voi riconoscereste una persona degli anni 20, 50, ma ormai anche 70 e 90?
Si?
E da cosa?
Al primo sguardo, da come è vestito senz'altro.
A questa evoluzione naturale pare siano sfuggiti i camici, costringendo chi deve indossarli a mortificare il proprio stile.
Se ovviamente cel'ha e ci tiene al proprio stile.
Chi ha il buon gusto dell'eleganza, che sia per vezzo, amor proprio, rispetto di chi gli sta di fronte, sensibilità al bello, voglia di distinguersi, per qualsiasi motivo, noi riteniamo che non debba rinunciarci, neanche al lavoro.
Anzi, soprattutto al lavoro dove ogni giorno si trascorrono almeno otto ore, si incontrano centinaia di persone, si trasmette un'immagine che in molti casi comunica quasi quanto le parole.
I Camici Caracciolo, realizzati ispirandosi alle linee ed ai dettagli raffinati ed inconfondibili della sartoria napoletana, vogliono vestire, e non più solo coprire, chi ha il senso del bello e ci tiene alla sua immagine.
Perché certamente non sarà un camice elegante a fare il buon Professionista, ma è un peccato per il buon Professionista non avere anche una buona immagine.